Sicilia, maxi sequestro di botti illegali: fuochi d’artificio in vendita anche sui social

I controlli, disposti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, attuati per contrastare la fabbricazione, il commercio e la detenzione dei fuochi d’artificio e dei botti illegali, hanno dato esito positivo. Nel corso di due interventi differenti, le Fiamme gialle hanno sequestrato diciottomila artifizi pirotecnici, tutti detenuti illegalmente, per un peso totale di oltre 180 chili.

I finanziari di Messina controllando un social network, in particolare Facebook, hanno notato come un soggetto che usava uno pseudonimo per non essere riconosciuto proponeva la vendita sul web di fuochi d’artificio. A seguito di alcune investigazioni le forze dell’ordine scoprendo l’abitazione dell’individuo, posta nella zona delle “Case basse” in località Santa Lucia sopra Contesse, hanno proceduto a perquisire il suo domicilio.

Sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 3.442 artifizi pirotecnici, detenuti illegalmente, per un peso complessivo
di oltre 100 chili. Il soggetto è stato segnalato all’Autorità giudiziaria. Rinvenute anche 128 bombe carta, confezionate alla stesso modo di un classico petardo, ma con una portata distruttiva e una massa attiva complessiva di circa 6 kg, realizzate artigianalmente e per questo con un potenziale di pericolo molto più elevato.

La Guardia di Finanza della Tenenza di Capo d’Orlando, diretta dal Gruppo di Milazzo, ha disposto il sequestro di 14.500 artifizi pirotecnici. Il proprietario, un commerciante cinese, possedeva botti in maniera conforme alla vigente normativa in materia, ma erano conservati in maniera irregolare creando dunque un rischio per l’incolumità pubblica.

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